
Rapporto di amicizia con l’angelo custode come fare
In questo articolo, esploreremo un aspetto affascinante e profondamente significativo per noi cristiani: l’amicizia con l’angelo custode. Quante volte nei bisogni ci rivolgiamo a persone terrene senza sapere che il nostro angelo custode è pronto a darci una mano? Purtroppo trascuriamo il ricco legame che possiamo sviluppare con i nostri amici angeli. Essi sono figure celestiali che ci sono affidate fin dalla nascita, giocano un ruolo vitale nella nostra esperienza spirituale e possono offrire una guida amorevole e una protezione costante.
Scopriremo perché coltivare un’amicizia con l’angelo custode è cruciale per il nostro cammino in questa vita.
Ma per chi è scettico, spesso diventa difficile e si chiede se sia davvero possibile avere un rapporto di amicizia con l’angelo custode, e come fare. In questo articolo vi spiego cosa significa e come fare, leggete attentamente, perché il nostro angelo custode può fare più di quanto noi pensiamo.
Facciamo amicizia con l’angelo custode
Sappiamo già qual è la missione dei santi angeli custodi: condurci al Cielo e alla salvezza eterna. Ma come ci relazioniamo concretamente con loro nella vita quotidiana, è davvero possibile fare amicizia con l’angelo custode pur non vedendolo, pur non toccandolo?
Gli angeli sono già nostri amici bisogna solo approfondire
In primo luogo, i nostri angeli sono nostri amici. Non esistono segreti tra noi. Sanno tutto ciò che facciamo e contrariamente ai demoni, che non vedono Dio faccia a faccia sanno anche cosa pensiamo.
È bene salutarli e invocarli durante la giornata, ricordando anche gli angeli degli altri. Salutando qualcuno, è interessante creare l’abitudine di salutare anche il suo santo angelo. Questo, oltre ad aiutare la relazione con la persona, ci aiuta a onorare una persona santa che è accanto a lei e allo stesso tempo al fianco di Dio.
Nelle Sacre Scritture, l’angelo Gabriele si offre di accompagnare il giovane Tobia nel suo viaggio: “Riprese Tobia: ‘Conosci la strada per andare nella Media?’. Gli disse: ‘Certo, parecchie volte sono stato là e conosco bene tutte le strade’” (Tb 5, 5-6).
Gli angeli sanno già tutto
Creare un’amicizia con l’angelo custode non è difficile, perché lui già sà tutto. Gli angeli conoscono le cose molto meglio di noi. Per questo, possiamo anche chiedere loro consiglio ogni volta che attraversiamo una difficoltà o un pericolo. Il loro aiuto è importante soprattutto di fronte alle tentazioni; alla fine, sono stati posti al nostro fianco per liberarci dall’inferno e portarci in Cielo.
I santi sono testimoni su come fare amicizia con l’angelo custode
Anche dai santi possiamo imparare preziose lezioni da mettere in pratica con i nostri angeli custodi, vediamo alcuni:
Papa San Giovanni XXIII, ad esempio, quando doveva risolvere qualche problema difficile nel suo lavoro alla nunziatura di Parigi puntava sulla “diplomazia degli angeli”: mandava il suo angelo custode a parlare con gli angeli dei suoi interlocutori perché aiutassero a risolvere la questione.
Padre Pio da Pietrelcina insisteva molto con i suoi figli spirituali perché gli inviassero i loro angeli custodi in qualsiasi necessità. Era frequente che il santo non dormisse di notte, rispondendo alle richieste che i suoi figli spirituali gli presentavano attraverso i loro angeli.
Santa Teresina del Bambin Gesù scrive nella sua poesia Al mio angelo custode:
Tu, che attraversi lo spazio come un lampo ti supplico:
vola sul luogo della mia dimora, accanto a loro che mi sono cari.
Asciuga le loro lacrime con le tue ali. Decanta la bontà di GESU'!
Racconta con il tuo canto che le sofferenze possono essere grazia e sussurra il mio nome! …
Un angelo non solo per le persone
Vale la pena di ricordare che non sono solo le persone a possedere un angelo custode, ma anche le istituzioni, le parrocchie, le diocesi, le città e i Paesi. Quando San Giovanni Maria Vianney è entrato ad Ars, non ha esitato a salutare l’angelo di quella parrocchia e tutti gli angeli dei suoi parrocchiani.
Nella lettera a un vescovo, San Francesco di Sales gli raccomandò di invocare l’angelo della sua diocesi, e in Portogallo esiste una festa per l’angelo del Paese, lo stesso che è apparso ai pastorelli di Fatima.
Ciò che conta, fondamentalmente, è imitare gli angeli custodi, cercando di essere come angeli per gli altri e facendo tutto il possibile perché questi arrivino al cielo, dove un giorno contempleremo tutti insieme il volto di Dio.
In conclusione:
l’amicizia con il nostro angelo custode rappresenta un legame prezioso e profondo che ci connette al mondo spirituale. La convinzione che gli angeli possiedano una conoscenza superiore e un’affettuosa preoccupazione per noi ci spinge a coltivare questa amicizia. Attraverso l’esempio dei santi, impariamo che possiamo instaurare un dialogo costante con il nostro angelo custode, chiedendo aiuto, consiglio e intercessione nelle sfide della vita. Questo rapporto speciale ci offre un senso di protezione e guidanza, soprattutto di fronte alle tentazioni e alle difficoltà.
È importante ricordare che l’amicizia con il nostro angelo custode non è un sostituto della nostra relazione con Dio, ma piuttosto un modo per sperimentare la sua cura attraverso il mondo angelico. Coltivare questa amicizia richiede fiducia, devozione e apertura spirituale, che ci guida verso una crescita interiore e un cammino verso la santità.
Nel perseguire questa relazione, possiamo sperare di avvicinarci sempre di più alla comprensione del divino e alla realizzazione del nostro scopo spirituale. L’amicizia con l’angelo custode diventa così un faro luminoso lungo il nostro viaggio spirituale, guidandoci con amore lungo il percorso della vita.