Il diavolo ha dichiarato guerra aperta
Il diavolo contro il celibato, il matrimonio e l’Eucaristia
Molti lettori avranno visto questa citazione scritta da Suor Lucia, veggente di Fatima: “la battaglia finale tra Dio e il regno di satana sarà sul matrimonio e la famiglia. Non abbiate paura, perché chiunque opera per la santità del matrimonio e della famiglia, verrà sempre combattuto e contrastato in ogni modo. Questa è la questione decisiva”.
In pochi, comunque, avranno famigliarità con Papa Siricio (334-399), il quale descrisse il suo avversario Gioviniano come uno strumento “dell’antico nemico, l’avversario della castità, il maestro della lussuria”, in quanto aveva attaccato il celibato del clero.
Vi è qui una connessione tra l’intuizione di Suor Lucia e l’antica campagna del diavolo contro la verginità e il celibato per il Regno dei Cieli?
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo guardare il diavolo: chi è e come opera.
Lucifero odia la verginità consacrata e il celibato sacerdotale perché questo carisma e stato di vita è il più intrinsecamente opposto alla superbia che ha causato la sua caduta, la perdita eterna della beatitudine, la sua dannazione eterna.
Il diavolo ha desiderato ricevere beatitudine come una ricompensa per la sua naturale magnificenza, non come puro dono di Grazia meritato da alcuna creatura.
Desiderava essere il “figlio primogenito” che riceveva l’omaggio della creazione inferiore, forse anche per essere un mediatore fra la razza umana e il Suo Creatore.
Quando Dio rivelò che Lui Stesso sarebbe entrato in amicizia con gli animali razionali (esseri umani), così ampiamente inferiori agli angeli, per concedergli la beatitudine; che la Sua stessa Parola sarebbe diventata carne, carne atta a patire; che questa Parola Fatta Carne avrebbe sollevato la razza umana dalla sofferenza e suscitato il morire per essa, Lucifero non lo avrebbe tollerato.
Il suo egoismo gli si è rivoltato contro
Nella sua superbia, ha detto: “non serviam: non servirò Dio, non servirò un tale Dio, non servirò un tale piano”.
Lucifero ha respinto il soprannaturale per il naturale.
L’uomo o la donna che scelgono la verginità o il celibato per il Regno di Dio, fanno l’opposto.
In un certo senso, lui o lei mettono da parte il naturale per il soprannaturale.
La verginità o il celibato rinunciano a ciò che è più naturale per l’essere umano, vivere in collaborazione con qualcuno del sesso opposto, trovando in questa condivisione un’amicizia e una fecondità destinata all’uomo sin dall’inizio, scritta nella sua natura fisica, come possiamo vedere nel racconto di Eva che è stata modellata dal fianco di Adamo e poi donata a lui come moglie.
Proprio come nulla è più naturale per l’uomo del matrimonio, niente di più supremo testimonia l’offerta di sé a Dio nell’amore che rinunciare ad esso per Suo amore.
La vergine o il casto sono il supremo segno umano dell’amore salvifico radicalmente auto svuotante e l’antitesi totale del cambio di direzione di Lucifero.
Ma come i Santi pregano senza sosta e generano preghiera in altri, così il diavolo, che è un bugiardo e il padre della menzogna (Giovanni8,44), mente senza sosta, e i padri ancor più sono fra le sue vittime.
Persuade la gente a pensare che il celibato o la verginità sono una denigrazione del matrimonio, che coloro che promuovo questo più alto stato e chiamata, stanno deformando l’ordine della creazione, la bontà della natura, la bellezza dell’amore matrimoniale.
Presenta sé stesso, a volte, come difensore di queste cose, ma solo in modo distorto, come faceva Lutero.
Il diavolo vuole l’esclusivo impegno dei sacerdoti e dei religiosi al Signore e al Suo popolo per smorzarlo o abbandonarlo, così che lui possa intensificare e moltiplicare la sua infernale ribellione contro lo stato di Grazia in favore di una natura nuda che possa chiamare propria, e un esercito di seguaci che possa chiamare suoi, che lo seguano nella fatuità e nella frustrazione della natura eternamente denudata.
Soprattutto, dissemina la menzogna che l’uomo non può essere soddisfatto senza il sesso, senza l’esperienza e l’espressione sessuale, che gli umani sono menomati e impoveriti se non godono della presenza carnale di un altro uomo o donna.
Quanto è sottile la strategia di satana!
Il massimo impoverimento dell’uomo è, in realtà, vivere senza Dio, vivere senza conoscenza o desiderio della comunione eterna con Dio in Paradiso.
Dal momento che il sacerdozio e la vita religiosa sono entrambe direttamente organizzate per vivere e proclamare la realtà e la supremazia del Regno dei Cieli, è cruciale per il benessere dell’umanità che i sacerdoti e i religiosi siano segni inequivocabili del nostro destino finale: il Paradiso, come insegna nostro Signore, non ha né sposati né sposate.
L’unico matrimonio adeguato in Paradiso è la perfetta unione di Cristo e la Sua Chiesa.
Il matrimonio di Cristo e la Sua Chiesa ha due speciali segni sulla terra che lo riguardano: il sacramento del matrimonio e il sacramento dell’Eucarestia.
Quindi, il diavolo, li attacca entrambi.
Attacca il matrimonio minando i beni del matrimonio: la prole (attraverso la contraccezione e l’aborto), la fedeltà (attraverso la fornicazione e l’adulterio), e i sacramenti (attraverso il divorzio e le pratiche pastorali che consentono il divorzio).
Attacca la Santa Eucaristia, che è la presenza carnale del Salvatore e pienamente in grado di soddisfare la nostra fame d’amore in questa vita, attaccando la sacra liturgia, tentando le persone nel trasformarla in un’antropocentrica autocelebrazione orizzontale, attraverso cui il suo vero significato è danneggiato, anche se il sacramento ha avuto effettivamente luogo.
Dunque, la strategia del diavolo è sfaccettata
Lavora per danneggiare l’indissolubile alleanza del matrimonio, che è il segno sacramentale dell’indistruttibile e sovrabbondante unione feconda di Cristo e della Sua Chiesa.
La guerra contemporanea contro il matrimonio è anche, più profondamente, una guerra contro l’unione nuziale di Cristo e la Chiesa, un vano ma frenetico, delirante sforzo di cancellare dalla mente degli uomini ogni ricordo di questa gloriosa unione consumata sulla Croce.
Lavora per danneggiare la Santissima Eucarestia, che è il segno e la causa della nostra comunione con Cristo e la nostra più alta partecipazione alla Sua offerta di Sé sulla Croce.
Lavora per danneggiare il sacerdozio e la vita religiosa, che incarnano e di fatto portano in questo mondo l’ordine di tutta la creazione, attraverso Cristo, al Padre, che è l’inizio e la fine di ogni cosa.
L’elemento comune in tutti questi attacchi è la furia del diavolo che nessuno o qualsiasi cosa naturale possano mai esser subordinate a ciò che è soprannaturale: che un fedele, radicale, sacrificio di sé possa essere la via di salvezza e di benedizione.
Il rifiuto di subordinare il naturale al soprannaturale è il tratto definitivo del diavolo, e spiega perché odia il celibato e la verginità più di ogni altra cosa al mondo.
Satana odia il matrimonio per lo stesso motivo: infatti anche questa è una vita di sacrificio di sé, reso possibile solo dalla benedizione divina, uno stato teso al procreare figli di Dio, i quali avranno il potenziale per ricevere l’elevazione soprannaturale per Grazia e godere della gloria celeste, di cui il diavolo si è privato.
Il diavolo si oppone alla generazione naturale tanto quanto a quella soprannaturale: lui tenta di impedire agli uomini e alle donne di usare il dono della loro sessualità per portare altra vita nel mondo; tenta di prevalere su di loro per uccidere il frutto che danno alla luce; tenta di allontanarli dalla fonte dell’immortalità, cioè dai sacramenti della Chiesa.
Odia la procreazione, ha impiegato tutti i suoi sforzi per impedirla sia attraverso la contraccezione sia distruggendone i frutti attraverso l’aborto.
La contraccezione è un abominio della desolazione all’interno del tempio che è il corpo umano santificato dallo Spirito Santo: attraverso la contraccezione, Dio e il Donatore di Vita sono espulsi come se fosse uno spirito malvagio, e il Suo posto viene occupato dallo spirito di lussuria e avarizia, per far sua la dimora nel grembo sterile, come una chiesa senza Tabernacolo e senza Reale Presenza.
Contrariamente allo spirito demoniaco di egoismo, i coniugi rinunciano al loro diritto di autoderminazione sul proprio corpo quando si giurano amore fedele l’una verso l’altro finchè morte non li separi, qualunque cosa accada.
Anche Cristo è fedele alla Sua Chiesa, qualunque cosa accada, e mai rinuncia ai suoi membri peccatori finchè tutti coloro che sono destinati alla Gloria non raggiungono la Patria Celeste.
Alla luce della fedeltà di Dio alla peccatrice Israele e della fedeltà di Cristo alla Sua ancora imperfetta Chiesa, il divorzio è una finzione non riscattabile, l’adulterio è un abominio, e la Comunione Eucarestica per coloro che sono “risposati” è un atto di sacrilegio nel quale il Salvatore viene sputato, flagellato, incoronato di spine e crocifisso nel Suo Sacramento.
- Il divorzio, e con lui l’adulterio, sono un anti-sacramento del Matrimonio.
- La contraccezione, e con lei l’aborto, sono un anti-sacramento del Battesimo.
- L’autoindulgenza della masturbazione e l’attività omosessuale, sono l’anti-sacramento della Cresima, la quale produce autocontrollo e coraggio.
- L’eutanasia è l’anti-sacramento dell’Estrema Unzione.
- Al posto del sacramento dell’ordine, c’è una negligente paternità e femminismo che odia l’uomo.
- Al posto della penitenza, c’è l’edonistica soddisfazione di ogni appetito fisico.
- Al posto dell’Eucarestia, c’è l’idolatria del mondo, della carne e del diavolo.
E’ lontano dal fortuito che la sacra liturgia cada in rovina prima che il diavolo possa effettuare il suo attacco alla verginità e al celibato.
Questi non hanno alcun significato, alcuno scopo, a parte la festa nuziale dell’Agnello alla quale la liturgia ci dà accesso.
Quando la liturgia è prosciugata di adorazione, bellezza e contemplazione, non può più destarsi a lungo, nutrire e gestire la fame e la sete per il Regno di Dio.
Non accrescerà vocazioni sacerdotali e religiose, né le sosterrà fino alla fine.
La Messa e l’Ufficio Divino dovevano decadere prima che il celibato e la verginità potessero esser abbattute.
La così chiamata “riforma liturgica irreversibile” deve precedere il presumibilmente irreversibile declino dei “modelli tradizionali di ministero e di servizio”.
In realtà, l’autentica liturgia della Chiesa, in tutta la sua profondità e splendore, richiama sempre abbondanti vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa.
Ciò, ancora, è perché il diavolo odia l’usus antiquior con furia implacabile.
Ovunque ritorni la liturgia tradizionale, il celibato e la verginità sbocciano nuovamente, come fanno i matrimoni nella quale marito e moglie accolgono con spirito di sacrificio molti figli.
Satana odia tutto questo ed è al lavoro, non dorme mai, per combattere contro tutto ciò, usando ogni mezzo a sua disposizione.
Siamo ora nella posizione più appropriata per vedere la connessione fra l’affermazione di Suor Lucia, “la battaglia finale fra Dio e il regno di satana sarà sul matrimonio e la famiglia”, e il rimprovero di Papa Siricio a Gioviniano per aver negato la superiorità del celibato o della vita verginale dedicata a Dio.
I falsi insegnamenti sul matrimonio e il “rilassamento” della disciplina richiesta del celibato clericale, sono le due ali di un singolo esercito spiegato a metter sotto assedio la Città di Dio sulla terra.
Qualsiasi parola, qualsiasi azione contro la santità del matrimonio, il bene della famiglia, o le rispettate vocazioni della vita clericale e religiosa, trovano origine nel Generale di questo esercito, il Nemico dell’umanità.