Gesù non è al centro del cuore dell’uomo e nemmeno al centro delle nostre chiese
Gesù non è al centro del cuore dell’uomo ecco perchè oggi c’è tanto male. Possiamo parlare fino a domani, inventarci tante storie, pronunciare tante parole che ormai sostituiscono il nome di Gesù. Oggi vogliono trovare la pace negli esercizi yoga. ASSURDO!
Oggi al centro del cuore di ogni persona c’è solo la sete di potere, l’indifferenza, l’ateismo, l’odio raziale, l’egoismo. Ma come possiamo pretendere di avere Gesù al centro del cuore di ogni uomo se oggi non lo è nemmeno al centro delle nostre chiese moderne?
Dobbiamo ritornare a Gesù Eucaristia
Se questo è vero così come lo è, Gesù deve restare al centro delle nostre chiese nel luogo più onorevole, là dove può essere visto e adorato da chiunque, appena entrati senza che si debbano fare sforzi per cercare dove Egli è stato messo.
Si comprende perché il tabernacolo, fino a pochi anni fa, è stato collocato, bello come un tempietto, sempre sull’altare maggiore immancabilmente ornato di fiori, sormontato dal Crocifisso, illuminato notte e giorno dalla lampada che indica a tutti la sua Presenza reale.
Nei secoli passati, tutta l’arte si mobilitò per Lui, nella certezza che per Gesù nulla è abbastanza bello e dignitoso. Pensate, tutte le chiese del mondo, le basiliche più belle e più nobili, come San Pietro in Vaticano, sono state edificate per custodire e adorare la piccola candida Ostia che è Gesù, l’Uomo-Dio stesso, mobilitando gli artisti e i geni più grandi dell’umanità.
Solo l’ateismo e il peggiore gusto degli uomini d’oggi hanno potuto costruire orribili capannoni adatti si e no a supermercati e a magazzini, e il tabernacolo è una scatola o un buco qualunque!
Pregare davanti a Gesù Eucaristia
Là dove si tralascia la preghiera davanti a Gesù Eucaristia, l’esposizione solenne del Santissimo Sacramento davanti a fedeli adoranti, là dove neppure si fa più la genuflessione passando davanti a Lui, neppure più alcuni sacerdoti si genuflettono alla Consacrazione nella loro Messa, là dove si parla come su una piazza o ci si veste in modo insegno, come su una spiaggia, proprio come se Gesù non ci fosse, si dimostra di fatto che in Lui non si crede più, neppure si sa che Lui esiste e che è lì con tutta la sua potenza divina, con la sua gloria velata sì, ma del Dio vivo ed eterno, con il suo amore infinito.
Occorre che ritorniamo a Gesù- Ostia, se vogliamo vedere rifiorire la Chiesa nel suo splendore di santità, di vocazioni sacerdotali e religiose, di gioventù buona, pura ed eroica, di luce e di speranza oltre il buio e la disperazione della morte, se vogliamo costruire il mondo a immagine di Dio con famiglie unite e aperte alla vita, una società in cui l’uomo sia fratello all’altro, una civiltà umana e divina che sbocci nella vita eterna.
L’altare, il tabernacolo, la lampada ardente. Tutto deve dire che Gesù, l’Uomo-Dio è là, vivo. Tutto deve creare un’atmosfera di adorazione che si deve a Dio. Occorre che i nostri sacerdoti non lascino decadere ma riprendano le sacre funzioni eucaristiche che purtroppo non avvengono più in molte chiese: le ore di adorazione, la Benedizione eucaristica, la processione eucaristica con il massimo decoro e dignità. Solo ritornando al centro delle nostre chiese, l’uomo avrà al centro del proprio cuore, nostro Signore Gesù Cristo.