Vostro è il Regno dei cieli
“Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.(…) Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano”. ( Mc. 16, 15-16, 20)
Gesù venendo nel mondo è entrato in un contesto storico ben preciso e in una cultura già sviluppata e allo stesso tempo dagli uomini modificata, fondata sul Dio del Sinai dal quale Egli stesso proveniva.
Quindi è evidente che il primo missionario in assoluto è Gesù Cristo. Egli venendo nel mondo porta la cultura del “cielo”,quella stessa cultura che noi cristiani dobbiamo portare incessantemente di luogo in luogo.
E’ lo Spirito Santo che nella pienezza dei tempi riporta attraverso l’opera salvifica di Cristo, l’eterno umile, la riunificazione della dispersione babelica dovuta alla superbia dell’uomo.
Nostro è il Regno dei cieli
Nella vita pubblica di Gesù, non poche volte, egli stesso cerca di penetrare con la “Verità” in una cultura, come dicevamo, già formata; sovvertendo schemi e idee già radicati: vi ricordate Gesù con la samaritana? Egli stravolge il pensiero giudaico: parla con una persona che è: donna, peccatrice e samaritana, scandalizzando gli stessi apostoli.
Allo stesso tempo c’è la delicatezza nel rispettare gli usi e costumi di questo popolo: quando guarisce il lebbroso, si legge nel vangelo di Matteo (cap.8) Gesù, dopo averlo guarito gli dice di mostrarsi al sacerdote e presentare l’offerta prescritta da Mosè.
Perché abbiamo detto questo? Perché Gesù agendo in questo modo ha dato le direttive di come porsi nei confronti dell’anima nella sua appartenenza culturale.
Dopo la morte di Gesù, la Parola si diffonde in Europa, poggiando le sue fondamenta in Italia: Roma diverrà il centro della spiritualità cristiana e il flusso del sangue dei martiri laverà il paganesimo e farà fiorire la Santa Romana Chiesa.
La Chiesa poiché derivata dal Missionario per eccellenza: Gesù; vive nel tempo la sua natura missionaria e attraverso lo Spirito Santo manifesta la sua azione salvifica in mezzo ai popoli, quindi non solo un Gesù Salvatore ma anche evangelizzatore.
Dio nella sua infinita perfezione e onnipotenza, avrebbe potuto portare a sé gli uomini attraverso un dialogo intimo e personale ad ognuno di noi, ma poiché Dio vuole un rapporto tra gli uomini di fraternità, decise prima di mandare il suo Figlio e poi di utilizzare tutti gli uomini di buona volontà alla divulgazione del regno dei cieli.