La seconda venuta del Signore Gesù
L’attesa per la seconda venuta del Cristo
E’ dogma di fede, quindi non v’è bisogno di insistere: ci sarà una seconda venuta di Gesù. Non come la prima, nella natura passibile (Gesù che nasce nella carne, che cresce, mangia, cammina, parla, muore in croce, eccetera), ma tornerà in modo visibile, indubitabile.
Molti Padri della Chiesa sono concordi nel dire che questa seconda venuta corrisponderà al Giudizio universale; quindi con la fine del mondo, di questo mondo. Dicono cioè che Dio verrà nella gloria, giudicherà i vivi e i morti, poi sarà solo Inferno e Paradiso; non vi sarà più il Purgatorio né la vita sulla terra, perché la terra stessa non ci sarà più.
Una seconda venuta “intermedia”?
Altri Padri invece parlano anche di una “venuta di Gesù” nel tempo, una venuta particolare, che chiameremo “intermedia”, ossia da situare tra la prima visibile nella carne e l’ultima gloriosa alla fine del mondo.
Vi sono tracce di questa “venuta intermedia” nella Sacra Scrittura. Per esempio nel Vangelo di Matteo al capitolo 24, quando si parla degli avvenimenti ultimi, si dice: “Ci saranno guerre e tribolazioni, ma non sarà ancora la fine” (v.6). Poi: “Vi sarà una grande tribolazione, quale non vi fu dal principio del mondo sino ad ora, né mai vi sarà” (v.21). Quindi ci sarà una grande tribolazione, però con un tempo che poi continua dopo la tribolazione.
Ancora: Gesù paragona la venuta del Figlio dell’uomo a quanto accadde ai tempi di Noè (v.37). Questo può far pensare che, come dopo Noè ci fu un seguito, così sarà anche dopo la grande tribolazione. Anche in Luca si dice una cosa simile: “Or quando queste cose cominceranno ad accadere, levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina” (Lc 21,28). Se fosse la fine di tutto, sarebbe la liberazione da che cosa? La fine delle fini è la liberazione dalla vita, ma vorrebbe dire che la vita stessa è un peso.
Cosa dicono gli Atti
Argomento più convincente ancora è negli Atti degli Apostoli. Quando gli apostoli guardano Gesù che sale al Cielo nel giorno dell’Ascensione, gli angeli dicono loro: “Uomini di Galilea, perché state a guardare il Cielo? Questo Gesù che è stato di tra voi assunto in Cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui lo avete visto andare in Cielo” (At 1,11). Si tratta di qui forse della Parusia, ossia della fine del mondo? Non sembra. Quando Gesù ascende al Cielo non vi sono scene di gloria, apocalittiche, di giudizio… Egli sale in anima e corpo, quasi tranquillamente, in clima certo non di condanna. E ci viene detto che tornerà allo stesso modo, quindi senza apparati, trombe, soli che cadono e astri che precipitano.
Cosa dice l’Apocalisse
Infine vi è il grande capitolo 20 dell’Apocalisse. Qui viene detto che vi sarà un lungo periodo (mille anni) in cui Satana non potrà operare, perché sarà stato gettato nello stagno di fuoco. Si parla di una prima resurrezione, con persone che prendono vita e regnano con il Signore per mille anni (quindi un tempo determinato); e di una seconda resurrezione, che è quella definitiva ed eterna. In tutto questo scenario, si parla anche dell’Anticristo, che comparirà al culmine delle tribolazioni; e che sarà vinto e abbattuto da questa seconda venuta di Cristo, cui seguirà un periodo di pace.
In conclusione, sembra di poter tracciare dalle Scritture questa sequenza: tempo di tribolazioni, apostasia, raffreddamento della carità, guerre, abominio della desolazione nel tempio. E al culmine di questo: comparsa dell’Anticristo, sua apparente vittoria e sua sconfitta all’apparire di Cristo (venuta intermedia). Poi: periodo di mille anni, o comunque un periodo nella storia e nel tempo, di pace, con Satana incatenato. Al termine: di nuovo scatenamento di Satana; lotta e tribolazioni; venuta definitiva del Signore; Giudizio universale; fine del tempo, della storia e del mondo.
Hanno questa idea (tratteggiata a grandi linee): san Giustino, sant’Ireneo, Tertulliano, Ippolito, sant’Ambrogio.
E’ facile anche pensare che la Madonna quando dice a Fatima “Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà” non parli della vita del Paradiso, ma del periodo di pace in terra; ossia quei mille anni (che siano mille letteralmente o no, importa poco) in cui Satana sarà incatenato.
Tisbita