Il dio sesso Rocco Siffredi e il patto con il diavolo.
Fama, ricchezza, successo
in cambio dell’anima
Ormai Siffredi lo si vede dappertutto. Sarà il patto con il diavolo che funziona? Dopo la pubblicità delle patatine è divenuto l’onnipresente televisivo. D’altra parte quella pubblicità serviva per sponsorizzare il porno e chi meglio di quel personaggio poteva sponsorizzarlo?
Così il signor Rocco è passato da una trasmissione all’altra parlando delle sue performance, ma anche della sua famiglia. Naturalmente, in stile prettamente televisivo, con dettagli strappalacrime. Come quando Barbara D’Urso ha fatto vedere le riprese dei due pornoattori (anche la moglie lo è stata) del matrimonio in Chiesa.
Ma sposarsi in Chiesa non significa automaticamente essere cattolici. Anche perché il pornoattore all’inizio del film sulla sua vita dichiara: “Ho sempre sognato il diavolo. Me lo sono sognato da bambino dicendo: Se tu mi rendi famoso, un giorno ti ricambierò”.
E Rocco Siffredi famoso lo è diventato davvero ma presto gli verrà chiesto anche il conto. E’ lui stesso che lo racconta, tra il serio e il faceto: “Tre settimane fa ho ricevuto l’email di uno sconosciuto: non dimenticarti il patto che hai fatto col diavolo”, mi ha scritto, “tra poco verrà a presentarti il conto. Mi ha messo molta inquietudine”.
Eh sì, il diavolo non ha fretta. Sa che la preda non gli sfuggirà a meno che Rocco Siffredi non decida di tornare a Dio. Certo che il pornoattore non è sempre tranquillo. Alle giornaliste che gli chiede se il patto con il diavolo esiste davvero, risponde: “È venuto lui da me, con un sogno che mi insegue da una vita. Quando mi appare gli urlo di non fare l’infame, di non toccare la mia famiglia. Se questo patto esiste davvero, cosa che non credo, deve avere il coraggio di farlo pagare solo a me”.