Penitenza! Penitenza! Penitenza!
Una persona cara mi ha donato un libro. Mi è arrivato per posta e quando l’ho visto sono rimasta un attimo perplessa. Cinquecentoventi pagine (!!) sulla vita di suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria; colei che, insieme a Francesco e Giacinta Marto, dal 1907 assistette alle tre apparizioni dell’angelo e alle sei della Vergine Maria a Fatima.
Il primo pensiero è stato: sono finita! è un tomo! Delle volte infatti mi risulta faticoso leggere le vite di alcuni santi; li vedo talmente altro da me che quando leggo quelle pagine impregnate di santità, sono portata più a compatirmi che a tentare di elevarmi. E’ uno dei miei tanti limiti!
Questa volta invece sono rimasta piacevolmente sorpresa (chi mi ha mandato il regalo potrà sentirsi rinfrancato), attraverso questa lettura ho avuto modo di incontrare un’anima delicata, amabile, molto umile, autentica, con le sue fatiche e le sue sofferenze, con le sue indecisioni, ma nel contempo con una fede incrollabile in Dio, in Gesù e in Maria. Ecco perchè ho pensato di condividere qualche riga con voi e, se gradirete, in seguito potrei proporvi qualche altro brano.
In queste pagine si parla di conversione. E’ noto che, nella terza parte del segreto, l’unica parola che l’angelo pronunciò fu: «Penitenza! Penitenza! Penitenza!». Questo grido venne ripetuto molte volte nei messaggi trasmessi in varie apparizioni. Ma fu ascoltato?… Nel cuore della pastorella si accese una fiamma intensa di amore per la salvezza dei fratelli e la volontà di strapparli, a qualsiasi costo, dalle prigioni del peccato.
Per questo scopo scrisse gli Appelli al messaggio di Fatima, nel desiderio di illuminare le tenebre in cui si trovava chi non conosceva la legge di Dio. Un passaggio di questo libro confessa con sorpresa e amarezza: «Spaventa guardare il mondo di oggi, il disordine che regna sovrano e la facilità con la quale affonda nell’immoralità. L’unica soluzione è pentirsi, cambiare vita e fare penitenza». E ci confida quello che il Signore le sussurra nel cuore, indicando il cammino da seguire:
Questa è la penitenza e la preghiera che il Signore, adesso, chiede di più ed esige; la preghiera e la penitenza pubblica collettiva, insieme all’astensione dai peccati. Perché è quella che più ravviva la fede negli spiriti, la fiducia nelle anime e accende la fiamma della carità nei cuori; muove gli indifferenti; ridà la vista ai ciechi e attrae gli increduli. E’ attraverso questa che il Signore invierà il suo angelo con la spada di fuoco e disperderà gli eserciti di demoni che invadono il mondo, accecano gli uomini e distruggono la pace. La pace della Chiesa, la pace delle nazioni, la pace delle famiglie nelle case, la pace delle coscienze nelle anime. Manca la pace perchè manca la fede, manca la penitenza, manca la preghiera pubblica, collettiva.
«Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra», disse la Madonna il 13 maggio 1917. Questa richiesta insistente non riguardava solo i tre poveri e umili bambini. No, è un appello a tutto il mondo, a tutte le anime, a tutti gli uomini, credenti e miscredenti. Perchè la fede è un dono di Dio che si ottiene chiedendolo. Chiedete e vi sarà dato. Se non avete fede, chiedete a Dio e Lui ve la concederà. Perchè anche voi, che non avete fede, avete un’anima da salvare perchè non sia eternamente dannata.