L’amore per Dio e l’amore per il prossimo
Leggiamo spesso nel Vangelo “ama il tuo prossimo come te stesso”. Nelle chiese i sacerdoti predicano l’amore per Dio e l’amore per il prossimo. La verita? E’ che la gente non è che non vuole amare il prossimo, ma non sa chi sia!
Nonostante si raccomandi nelle nostre parrocchie di amare il nostro prossimo, pochi comprendiamo il suo vero significato. Quindi in questo articolo voglio spiegare innanzitutto cosa vuol dire PROSSIMO e chi è. Viene detto prossimo perché è la persona che incontreremo oggi, che incontreremo domani, fra un’ora, insomma è colui che incontreremo sul nostro cammino e che da noi deve essere amata.
Il nostro prossimo
Il prossimo si intende quindi quella persona che non conosciamo? Non necessariamente, il nostro prossimo sono coloro che ci stanno a fianco, che durante la giornata incontriamo, aldilà del fatto se li conosciamo oppure no. Non dobbiamo però servire e amare solo il prossimo (famiglia, amici e parenti) sarebbe troppo facile. Quindi se noi amiamo solo i nostri genitori, i nostri amici, i nostri fratelli di sangue, non facciamo nulla di speciale, ma anche loro sono il nostro prossimo. Gesù nel Vangelo di Luca infatti lo dice chiaramente: “Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete?” (Lc 6,32).
Se amiamo il nostro prossimo, quello che non ci conosce, o meglio ancora, quello che incontriamo ogni giorno, a scuola, in autobus, nel supermercato, e che ci risulta indifferente e facciamo un gesto di amore per lui; questo è amore puro, senza interessi se non quello di mettere in pratica il comandamento dell’amore.
Amore per Dio
Però per arrivare a tutto questo, dobbiamo prima amare Dio, se non amiamo la fonte dell’amore non possiamo donare amore.
Chi ama Dio con cuore sincero ama anche il prossimo per amore di Dio; infatti se amiamo il Signore con tutte le nostre forze, noi ameremo anche chi ci odia, perché Dio stesso lo vuole, e l’amante di Dio compie tutto per suo amore per non arrecargli dispiacere.
Riusciremo ad amare il prossimo se amiamo Dio
Se non desideriamo di amare il Signore, se non siamo capaci di donare al Creatore, anche un piccolissimo sacrificio per amore, come ad esempio mortificare i nostri occhi, la nostra lingua, la nostra golosità, non dimostriamo di amare Dio.
Il pregare di più e meglio, leggere dei libri santi che ci aiutano ad avvicinarci a Gesù. Il partecipare alla Santa Messa qualche volta anche durante la settimana, ecc ecc. Queste sono tutte cose che solo chi ama Dio le compie. Quindi prima di parlare del prossimo e del fatto che bisogna amarlo, dobbiamo amare Dio.
Oggi parliamo tanto di amare, e dare amore in tutte le sue forme e sesso, ma non parliamo di amare Dio. Ma se non c’è amore per Dio, non ci sarà amore per il prossimo. Vogliamo dare amore escludendo la fonte dell’amore. Questo si che è diabolico. Come possiamo parlare di donare acqua alle coltivazioni se escludiamo la pioggia? Senza Dio non c’è amore.
Amare Dio per amare il prossimo
Tuttavia, per arrivare a questo amore puro, dobbiamo prima amare Dio. Dio è la fonte stessa dell’amore. Senza amare Dio, non possiamo amare il prossimo in modo autentico. Chi ama Dio con cuore sincero ama anche il prossimo, non per obbligo o interesse, ma per amore di Dio. Quando il nostro cuore è pieno dell’amore divino, possiamo amare anche chi ci ha fatto del male, chi ci ignora o chi ci disprezza.
Se amiamo Dio con tutte le nostre forze, il nostro amore per gli altri non sarà condizionato da simpatia, interesse o riconoscimento. Sarà un amore che riflette la volontà di Dio, perché l’amore per il prossimo è un modo per amare Dio stesso.
Come amare Dio?
Amare Dio non è solo un sentimento, ma un impegno quotidiano. È fatto di piccoli sacrifici che nutrono il nostro spirito e ci avvicinano al Creatore. Mortificare i nostri occhi, le nostre parole, le nostre inclinazioni egoistiche sono gesti concreti di amore. La preghiera, la lettura di testi sacri, la partecipazione alla Santa Messa – non solo la domenica, ma anche nei giorni feriali – sono azioni che nascono dall’amore per Dio.
Oggi, spesso, si parla di amore in mille forme: amore romantico, amore per la natura, amore per se stessi. Ma raramente si parla di amore per Dio. Eppure, senza Dio, l’amore non può esistere. Escludere Dio dall’amore è come voler irrigare un campo senza acqua. È una contraddizione che ci priva della fonte stessa dell’amore. Dio è amore, e ogni forma di amore autentico nasce e si nutre in Lui.
Senza Dio, non c’è amore
Quando mettiamo Dio al centro della nostra vita, l’amore diventa naturale. Non avremo più paura di amare il prossimo, anche quando non lo conosciamo o quando ci sembra difficile. Ameremo perché Dio stesso è in noi e ci ispira. Senza Dio, ogni tentativo di amore resta incompleto e fragile. Se desideriamo donare amore, dobbiamo prima riceverlo da Colui che è la fonte dell’amore.
In conclusione, amare il prossimo non è solo un invito, ma una missione che ci è stata affidata da Dio. Per adempiere a questa missione, dobbiamo prima nutrire il nostro cuore con l’amore divino. Solo allora saremo in grado di amare, come Cristo ci ha amato, chiunque incontri il nostro cammino.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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