Il libro Levitico in cui Dio da al popolo le regole liturgiche
Il terzo libro della Bibbia è il “Levitico” cioè il libro dei Leviti, dei sacerdoti. È infatti il libro in cui Dio stesso dà al suo popolo le regole per la liturgia dei sacerdoti e le norme che rendono possibile l’accesso ai fedeli. È un libro attuale perché fa capire che la liturgia delle nostre chiese viene direttamente da Dio e che tutto nella Chiesa e nel culto ha un profondo significato. In questo libro si vede l’amore di Israele per la sua liturgia e ci aiuta anche a noi a riscoprire la santità della liturgia.
Il libro contiene 4 grandi complessi di leggi: quello che determina i rituali per i sacrifici (cap. 1-7), quello della consacrazione sacerdotale (cap. 8-10), la legge di “purità” cioè le norme per essere idonei al culto (cap. 11-16), e la legge di “santità” che regola la vita sociale, liturgica e annuale (cap. 17-26).
Per quanto riguarda il culto, i primi capitoli del Levitico definiscono i vari tipi di sacrifici che vengono celebrati nel santuario di Israele (ricordiamo che Israele è ancora nel deserto e il suo santuario è una grande tenda al centro dell’accampamento):
- l’OLOCAUSTO è il sacrificio più solenne, significa “interamente bruciato”: l’offerente metteva la mano sulla vittima (bovino, ovino oppure tortore o colombi) in segno che era sua proprietà e che lo rappresenta, poi il sacerdote uccide l’animale sparge il sangue intorno all’altare e brucia tutto l’animale (eccetto la pelle) come sacrificio a Dio;
- il SACRIFICIO VEGETALE cioè fior di farina e primizie della campagna impastate con olio, incenso e sale formavano delle focacce che venivano simbolicamente offerte al Signore;
- il SACRIFICIO DI COMUNIONE in cui il fedele cerca comunione con Dio, anch’esso era l’offerta di ovino o bovini: le parti grasse e il sangue erano offerte a Dio il resto era mangiato dal fedele come pasto sacro davanti a Dio nel tempio;
- il SACRIFICIO ESPITORIO fatto per chiedere perdono di qualche peccato, a seconda della gravità del peccato e di chi è il peccatore il sacrificio segue regole diverse, il fedele prima chiede perdono dei peccati e poi offre il sacrificio;
- il SACRIFICIO DI RIPARAZIONE dove il peccato ha causato un danno il fedele oltre al sacrificio offriva l’equivalente di ciò che aveva danneggiato.