La Commissione diritti umani dell’ONU bacchetta l’Italia: più aborti e avanti con le adozioni gay
La Commissione diritti umani critica l’Italia per essere rimasta ancora troppo indietro
Sembra proprio che l’Italia faccia troppo poco; nel calderone delle “osservazioni conclusive” pubblicate dalla Commissione diritti umani dell’ONU (Human Rights Commettee) prima la carota e poi il bastone. Gli applausi arrivano per quanto fatto in questi ultimi anni (con chiaro riferimento alla legge sulle unioni civili), ma le critiche non si fanno mancare.
Sentite un po’ i motivi di preoccupazione della Commissione diritti umani europea.
Dal documento si evince che le coppie gay devono essere messe nelle condizioni di “adottare bambini, compresi i figli biologici del partner”; deve inoltre essere garantito “l’accesso alle tecniche di fecondazione in vitro per le coppie gay”, “combattendo discriminazioni e hate speech nei confronti delle persone omosessuali”.
Inoltre, poiché “in Italia è difficile accedere all’interruzione volontaria di gravidanza, a causa dell’alto numero di medici che rifiutano di praticare aborti per ragioni di coscienza” (penso che fra un po’ gli obiettori di coscienza li metteranno in galera nda), l’Italia “dovrebbe adottare le misure necessarie per garantire un accesso tempestivo e senza ostacoli ai servizi di aborto legale sul suo territorio; e stabilire anche punti di riferimento effettivi per le donne in cerca di strutture”.
E non ci dilunghiamo sul richiamo all’introduzione della depenalizzazione del reato di blasfemia. Eh certo, si rispettano tutti, a parte Gesù e i cristiani.
E i diritti dei bambini non ancora nati, cara Commissione diritti umani, a qualcuno importa qualcosa? Ah no, quei “grumi di cellule” che sono nei “pancioni” delle mamme non sono bambini e non hanno diritti… E il diritto di ogni bambino di avere un padre e una madre? Forse non è un diritto… Scusa, cara Commissione, di quali diritti ti stai occupando? Ditemi voi se questa non la vogliamo chiamare la strada dittatoriale del pensiero unico!
Se lo dice l’Europa…
E non finirà qui. “Ce l’ha detto l’Europa!”. “Dobbiamo adeguarci alle normative europee”. “L’Europa ha deciso così”. Ce la girano e ce la cantano come pare a loro.
Ricordo un bell’articolo pubblicato qualche giorno fa qui sul sito di Annalisa. Articolo in cui due nazioni, per mezzo, o meglio, per merito dei loro capi di stato, si sono consacrate a Gesù e alla Madonna; si sono consacrate ai loro santi Cuori Immacolati. Poi anche loro sbaglieranno, ma con coraggio queste due nazioni hanno posto la loro vita e il loro futuro nelle mani eterne di Gesù e della Madonna.
Noi invece a chi ci affidiamo? A chi consegnamo il nostro futuro? Semplice. Abbiamo affidato il nostro destino nelle mani dell’Europa e dell’Onu.
L’Europa chiama; l’Italia, purtroppo, credo risponderà… succube come sempre. E queste sono le conseguenze che pagheremo…
Giovanni