Per trovare la gioia dobbiamo abbandonare i beni effimeri
Siamo sempre più tristi, sempre più insoddisfatti, sempre più incapaci di vivere sereni e appagati. Come dice Papa Francesco: “Per trovare la gioia bisogna abbandonare i beni effimeri“. Eh si ha proprio ragione, perché più abbiamo, più diventiamo schiavi, ed essere schiavi equivale a non vivere nella libertà dei figli di Dio.
Per poter quindi essere felici e trovare la gioia ma quella vera, c’è una sola via; abbandonare i beni effimeri, quelli che non riempiono la nostra vita ma che la opprimono. I beni effimeri sono proprio quelli che ci rendono sempre più fragili, incapaci, perché appena vengono a mancare, ci sentiamo persi. Questo denota appunto una completa dipendenza dai beni effimeri.
Papa Francesco portando l’esempio della parabola di Gesù, riguardo al mercante che cerca perle preziose e trovatane una di grande valore, vende anch’egli tutti i suoi averi per acquistarla, ci fa comprendere che bisogna liberarsi dei beni inutili, ingombranti, che pesano sulle nostre spalle e spesso sono causa di malesseri, proprio per acquistare invece il bene maggiore: “La gioia del cielo”.
Gesù, spiega il Pontefice, ritornando alla parabola che ho citato prima del mercante, fa capire che “aderiscono pienamente al Regno coloro che sono disposti a giocarsi tutto, che sono coraggiosi. Infatti, il mercante vende tutto quello che ha, abbandonando così le sue sicurezze materiali.”
Secondo il Papa, il mercante compie un gesto “radicale”, dando via i suoi tesori per averne uno più grande, più prezioso. Similmente noi dovremmo “abbandonare il fardello pesante delle nostre sicurezze mondane che ci impediscono la ricerca e la costruzione del Regno: la bramosia di possedere, la sete di guadagno e di potere, il pensare solo a noi stessi.” Siamo troppo legati ai beni materiali, e questo ci impedisce di guardare all’essenziale: “Il Regno dei cieli è il contrario delle cose superflue che offre il mondo, è il contrario di una vita banale: esso è un tesoro che rinnova la vita tutti i giorni e la dilata verso orizzonti più vasti.”
Le cose del mondo sono “attraenti” quanto “effimere”, sono “ bagliori luccicanti ma illusori perché lasciano poi al buio. Invece la luce del Regno non è un fuoco d’artificio, è luce”. Il tesoro più grande che possiamo trovare è proprio Gesù il quale “non può che suscitare la gioia, tutta la gioia del mondo: la gioia di scoprire un senso per la propria vita”.