Il testamento più ricco del mondo
Il testamento dei santi è il più ricco, poiché lasciano l’amore, l’esempio e la certezza dell’esistenza di Dio. Essi ci mostrano la realtà che viene dopo la vita e ci fanno toccare il cielo con un solo sguardo. Esempi di santi come Padre Pio e Santa Elisabetta della Trinità ci insegnano come diventare santi e raggiungere il paradiso.
Il testamento più prezioso:
l’amore, l’esempio e la certezza di Dio
Tutti chi più e chi meno lasciano un testamento; c’è chi lascia una casa di proprietà, chi una macchina, chi un gruzzoletto di soldi ecc ecc. I santi invece lasciano il testamento più ricco: L’AMORE, L’ESEMPIO, LA CERTEZZA DELL’ESISTENZA DI DIO.
Tale certezza è vero l’abbiamo già attraverso il Vangelo, ma sappiamo che non tutti fanno della Parola di Cristo il centro della propria vita. Ecco che allora ci vengono incontro, anime sante, anime che per la loro fede così grande, ci fanno toccare e vedere Dio, pur non toccandolo e non vedendolo. Ci mostrano la realtà che viene dopo la vita.
Santi che ci hanno fatto toccare il cielo:
San Pio da Pietrelcina
Quanti santi ci hanno fatto toccare il cielo con un solo sguardo. Faccio il classico esempio di padre Pio che chi lo ha conosciuto, può affermare che si viveva la soprannaturalità con naturalezza.
Santa Bernadette
Un altro bellissimo testamento è quello di Santa Bernadette, dove lascia a tutti noi un patrimonio immenso: “L’amore e la devozione alla Vergine Maria” e non solo, ma ci insegna che pur essendo tanto semplici e piccoli, pur essendo incapaci, siamo preziosi dinanzi agli occhi di Dio.
Beato Bartolo Longo
E cosa dire del beato Bartolo Longo? Quanta ricchezza nel suo testamento. Ci ha lasciato un santuario bellissimo dove pregare, un santuario che dona speranza a chi è disperato, un luogo dove poter incontrare la nostra Madre che sempre ci aspetta per aiutarci e abbracciarci. Ma l’eredità ancora più grande è il rosario, frutto immenso e preghiera ricca di grazie.
Santa Elisabetta della Trinità
Allo stesso modo, Santa Elisabetta della Trinità, mistico fiore sbocciato nell’Ordine carmelitano, nella sua grande santità, mostrava il volto di Cristo, e diede alle sue consorella il testamento più ricco: “Come farsi santi, come raggiungere il Paradiso“.
Questa grande santa mistica, consumò la sua breve vita alla ricerca del puro amor di Dio. Prima di volarsene in Paradiso, in seguito ad una grave malattia, così scriveva ad un’amica:
E lo stesso consiglio rivolse alle sue consorelle che, riunite attorno a lei morente, recitavano le preghiere degli agonizzanti: «Al tramonto della vita, tutto passa; l’amore solo resta. Bisogna fare tutto per amore». Cogliamo anche noi questa ricchezza e amiamo, amiamo e amiamo, facciamo tutto per amore del prossimo non solo ai nostri cari ma a chi non conosciamo, a chi oggi ha bisogno di noi.
Spesso pensiamo che il prossimo sia chi sa chi, da quale parte del mondo debba venire. Il prossimo è chi in quel momento ha bisogno di noi.