
Il testamento più ricco del mondo
Tutti chi più e chi meno lasciano un testamento; c’è chi lascia una casa di proprietà, chi una macchina, chi un gruzzoletto di soldi ecc ecc. I santi invece lasciano il testamento più ricco: L’AMORE, L’ESEMPIO, LA CERTEZZA DELL’ESISTENZA DI DIO.
Eh si, tale certezza è vero l’abbiamo già attraverso il Vangelo, ma sappiamo che non tutti fanno della Parola di Cristo il centro della propria vita e fede. Ecco che allora ci vengono incotro, anime sante, anime che per la loro misticità, ci mostrano la realtà che viene dopo la vita.
Quanti santi ci hanno fatto toccare il cielo con un solo sguardo. Faccio il classico esempio di padre Pio che chi lo ha conosciuto, può affermare che si viveva la soprannaturalità con naturalezza.
Allo stesso modo, Santa Elisabetta della Trinità, mistico fiore sbocciato nell’Ordine carmelitano, nella sua grande santità, mostrava il volto di Cristo, e diede alle sue consorella il testamento più ricco: ” Come farsi santi, come raggiungere il cielo”.
Questa grande santa mistica, consumò la sua breve vita alla ricerca del puro amor di Dio. Prima di volarsene in Paradiso, in seguito ad una grave malattia, così scriveva ad un’amica:
«L’ora si avvicina, in cui sto per passare da questo mondo al Padre; e, prima di partire, voglio mandarvi una parola del cuore, un testamento dell’anima mia. Il cuore del divino Maestro non fu mai così traboccante d’amore come nell’ora suprema in cui stava per lasciare i suoi; e qualche cosa di analogo mi pare che avvenga nella sua piccola sposa in questa sera della sua vita; sento quasi un fiume di tenerezza salire dal mio cuore per effondersi nel vostro cuore… Alla luce dell’eternità, l’anima vede le cose dal vero punto di vista; vede come tutto ciò che non è stato fatto per Dio e con Dio è nulla. Ponete su tutto, vi prego, il sigillo dell’amore: questo solo rimane».
Santa Elisabetta della Trinità
E lo stesso consiglio rivolse alle sue consorelle che, riunite attorno a lei morente, recitavano le preghiere degli agonizzanti: «Al tramonto della vita, tutto passa; l’amore solo resta. Bisogna fare tutto per amore». Cogliamo anche noi questa ricchezza e amiamo, amiamo e amiamo, facciamo tutto per amore del prossimo non solo ai nostri cari ma a chi non conosciamo, a chi oggi ha bisogno di noi.