Il santo rosario è la strada per il Paradiso
Ricordo una definizione del Rosario, fra le più belle che abbia mai sentito: «Il santo Rosario è la strada del Paradiso». La udii da una povera popolana, mamma di famiglia; e non l’ho mai dimenticata.
«Il Rosario è la strada del Paradiso». Una strada d’amore. Una strada su cui si cammina con Gesù e con Maria.
La strada è la vita di Gesù e di Maria contemplata nei venti misteri. I passi sono le Ave Maria che scorrono soavi conducendo l’anima in Paradiso… fino alla gloria degli Angeli e dei Santi attorno a Maria Santissima Incoronata da Gesù Regina eterna dell’universo.
Tutto ciò è verissimo. Nel Rosario c’è la sintesi del Vangelo. Il Rosario è salvezza. Non si può andare in Paradiso se non passando attraverso i misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi del Rosario. Vivere secondo il Rosario, perciò, è vivere da veri cristiani, è vivere santificandosi. «Il Rosario è una scuola che ci fa Cristiani», ci fa avanzare verso il cielo con la Madonna, anzi ci «mette al passo con Lei», ci «obbliga a subire il Suo fascino evangelico», disse il San Paolo VI.
Per questo il Rosario è un dono del Cuore di Maria a noi suoi figli. A Lourdes e a Fatima, Ella si è rivolta agli uomini di tutta la terra e ha raccomandato con insistenza materna la preghiera del Santo Rosario. È la preghiera mariana per eccellenza, è la «Regina delle devozioni», come è stato anche detto.
Amiamo il Santo Rosario, quindi. Recitiamolo spesso, recitiamolo ogni giorno, come ha chiesto espressamente la Madonna; recitiamolo nella forma insegnata dalla Madonna stessa ai tre pastorelli di Fatima: Giacinta, Francesco e Lucia.
E per recitarlo meglio, in modo da ricavarne abbondanti frutti di vita cristiana sempre più santa, meditiamone attentamente i misteri, con semplicità e amore, secondo gli esempi dei Santi.
La corona del Santo Rosario sia per per tutti i devoti del Rosario, la corona di rose e di gigli, che la renda immagine bellissima della Vergine Regina del Paradiso.