Bouquet a Gesù Eucaristico
Vi propongo questo bellissimo articolo di Bruno Cornacchiola, che trovo sia davvero edificante, accendendoci di amore verso Gesù Eucaristico.
1. Ogni volta che guardiamo con amore il Tabernacolo, gioisce il nostro cuore perché Tu, Gesù Eucaristico, Figlio dell’Eterno Padre, hai scelto una residenza in mezzo a noi. Contempliamo questa meraviglia. Gesù Dio con noi è presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità e attende da noi l’amore.
(Mt 1, 23)
“Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele che significa Dio con noi”
2. Dio che salva, Creatore del cosmo, Reggitore dell’universo, Tu sei lì, sull’altare, nascosto, umile, mansueto, dolce di cuore. Seguiamo e intimiamo col nostro amore l’Amore infinito.
(Mt 11,29)
“Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristori per le vostre anime”
3. Gesù, Buon Pastore, che trovasti la pecorella smarrita, che perdonasti alla peccatrice, che continui a cercare i nostri cuori perduti in pensieri d’ogni genere, per unirli al tuo, dacci la forza di scomparire nel tuo Cuore divino traboccante d’amore.
Sei Tu, il Creatore del nostro cuore, che vuoi tutto per te: puro, santo, colmo di carità, così come lo hai creato. Sgombriamo mente e cuore d’ogni cosa indegna e doniamoci interamente a Cristo.
“Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo” (Gn 6,5-6).
4. “Come la cerva anela ai corsi d’acqua così l’anima mia anela a te, o Dio”
Siamo qui in adorazione davanti a Te, Sorgente d’amore, di grazia e di vita che alimenti le nostre anime affamate e assetate di Te, Creatore, Salvatore, Santificatore nostro.
Il più bell’atto d’amore verso di te, o Gesù mio, è d’aprire la bocca e ricevere dal Sacerdote Te stesso, Armonia Divina.
“Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente, quando verrò e vedrò il volto di Dio? (Sal 42,2-3).
5. Gesù Eucaristico, Figlio della Sempre Vergine Maria, che alle nozze di Cana, per l’amoroso intervento di tua Madre, cambiasti l’acqua in vino, che davanti agli Apostoli ha transustanziato il pane e il vino in Corpo tuo e Sangue tuo, che hai voluto che nel Sacerdozio sacramentale, i Sacerdoti facciano la medesima cosa, benedici e proteggi da tutti i Tabernacoli del mondo, il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti, le Anime consacrate e tutta la Chiesa. Grazie, Signore, che ci hai dato tua Madre.
Grazie, Madre, che ci donasti tuo Figlio che si offre perennemente a noi, tuoi figli.
“Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: “evetene tutti, percbè questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati” (Mt 26, 26-28).
6. O Gesù Eucaristico, Abisso d’ogni virtù, vogliamo imitare i Santi, che con cuore generoso e pieno d’amore e di fede si sono prostrati davanti al tuo Trono d’Amore, rendendo culto a te Re dei re, Autore della vita che ti doni a noi, Cibo e Bevanda delle nostre anime bisognose dei Dio per la vita eterna.
Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché c’è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell’unico pane” (1 Cr 10,17).
7. Tu, Gesù Eucaristico, sei venuto a portare il Fuoco divino sulla terra e vuoi che continui a bruciare nei nostri cuori.
La Chiesa ricorda il tuo perenne Fuoco d’Amore accendendo accanto a Te una lampada, simbolo della tua presenza sull’Altare, dove Tu, il Santo dei Santi, ardi di carità inestignuibile, incendiando i cuori.
“Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!” (Lc 12,49).
8. Davanti a Te, Ringraziamento e Sacrificio Eucaristico, quanti Santi, come S. Pasquale Baylon, hanno trascorso ore e ore, giorni e notti in adorazione!
Quanti pensieri e palpiti ti hanno offerto, o Gesù Eucaristico, Prigioniero d’Amore per noi! Quante preghiere, quante azioni virtuose hanno raggiunto il tuo Cuore Divino ottenendo grazie e benedizioni! Salvaci, Signore, dal rancore di vendetta, dal risentimento contro i nostri fratelli; fa che ogni nostro atto sia spiritualmente legato al Tabernacolo, Fornace ardente d’amore, di carità e di perdono.
“Chiunque si rivolge all’augusto Sacramento eucaristico con particolare devozione e si sforza di amare con slancio e generosità Cristo che ci ama infinitamente, sperimenta e comprende a fondo, non senza godimento dell’animo e frutto, quanto sia preziosa la vita nascosta con Cristo in Dio e quanto valga stare a colloquio con Cristo, di cui niente vi è più soave sulla terra, niente di più efficace a percorrere le vie della santità” (Paolo VI, Mysterium fidei 35).
9. Tu, Gesù Eucaristico, Vittima dei nostri peccati, sei il divino Pellicano che vive solitario nel deserto dell’indifferenza e spesso dell’abbandono.
La Vergine cara, mostrando nella Chiesa la Cappella del Santissimo Sacramento, dice: “Gesù è solo e abbandonato dai Cristiani che sono distratti dal mondo materiale, invece che essere attratti dal Paradiso.” Signore, chi può gustare le delicatezze del tuo Amore, se non chi ti ama e vive con te e in te nella vera Chiesa, Sacramento dei sacramenti, che ci hai dato per la nostra salvezza? “Gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia” (Sal34,9).
Il dono di Dio, Pellicano in Croce, fu ineffabile scambio d’amore. Giovanni sentì la divina voce: “Per Madre, ecco la Donna dell’Albòre.
10, Quanti simboli adornano la tua dimora, o Fornace ardente di Carità!
Sono simboli che alludono alla tua reale presenza eucaristica: la spiga, perché con la farina di grano si formano le ostie; il grappolo d’uva per fare il vino che serve per il Sacrificio eucaristico; il calice per la consacrazione che compie il Sacerdote; la Croce, perché nel Sacrificio Eucaristico si rinnova in modo incruento il sacrificio del Golgota; il pellicano che per nutrire i suoi piccoli è rapprentato nell’atto di squarciarsi il petto e di trafiggersi il cuore come Tu, Signore, hai fatto per noi, realmente e non in figura.
“(Il Signore nutrì il suo popolo con)… fior di farina di frumento e sangue di uva… ” (Cf. Dt 32,14) “Intanto Melchisedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo” (Gn 14,18).
di Bruno Cornacchiola