Ai bisognosi bisogna prestare soccorso
Papa Francesco si rivolge al popolo di Dio e rammenta che ai bisognosi non ci si deve mai voltare le spalle. Lo fa prendendo spunto il Vangelo di Matteo 25,31-46. commenta:
E “Nella sua morte e risurrezione, Gesù si mostrerà il Signore della storia, il Re dell’universo, il Giudice di tutti. Ma il paradosso cristiano è che il Giudice non riveste una regalità temibile, ma è un pastore pieno di mitezza e di misericordia.”
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Poveri e bisognosi
Un giudice che si esprimerà in base alle opere di ognuno verso i più poveri e bisognosi “E indica così il criterio del giudizio: esso sarà preso in base all’amore concreto dato o negato a queste persone, perché Lui stesso, il giudice, è presente in ciascuna di esse. Lui è giudice, Lui è Dio-uomo, ma Lui è anche il povero, Lui è nascosto, è presente nella persona dei poveri.”
E quindi chiediamoci se facciamo qualcosa per loro o ci voltiamo dall’altra parte poiché “saremo giudicati sulle opere, sulla compassione che si fa vicinanza e aiuto premuroso.”
Pastore e pecora
Nel giudizio Gesù sara’ sia Pastore che pecora, quindi, e chiederà conto dei nostri comportamenti verso di lui che si identifica negli ultimi: “Sei stato pastore di me che ero presente in questa gente che era nel bisogno, o sei stato indifferente?”
Non chiudiamoci nell’indifferenza perchè Gesù stesso avverte: “ In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto (o non avete fatto) a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete (o non l’avete) fatto a me.”
Preghiamo quindi, esorta il Pontefice “ Che Gesù ci insegni questa logica, questa logica della prossimità, dell’avvicinarsi a Lui, con amore, nella persona dei più sofferenti. Il Papa dunque di invita a vedere Gesù nei poveri, nei bisognosi, in coloro che soffrono. Gesù è in questa categoria di persone, e servendo loro, aiutando loro che l’avremo fatto al Signore.