
L’Irlanda introduce un impegno per la Cresima degli adolescenti
I Vescovi Irlandesi uniscono Fede e Salute: Nuovi Impegni per i Cresimandi contro Alcol, Fumo e Svapo
L’iniziativa dei vescovi irlandesi contro droga e alcol sta offrendo un prezioso supporto a scuole e famiglie che affrontano un problema sempre più preoccupante. A partire dal prossimo anno, i bambini irlandesi che si preparano alla Cresima saranno incoraggiati a impegnarsi a non utilizzare prodotti da svapo fino al compimento dei 18 anni, come riportato dal Journal.
Questa scelta rappresenta un’estensione della lunga tradizione irlandese del “giuramento della Cresima”, in cui i dodicenni promettono di astenersi dall’alcol fino all’età adulta. Ora, i leader della Chiesa stanno aggiornando questo impegno per includere l’astensione da alcol, fumo e svapo fino al compimento dei 18 anni.
È un chiaro segnale dei tempi: poiché lo svapo sta diventando una questione di salute pubblica sempre più pressante per i giovani, la Chiesa cattolica in Irlanda sta rispondendo orientando i bambini verso scelte più sane. L’iniziativa non si limita a un semplice “no” a determinati comportamenti; fa parte di un impegno più ampio della Chiesa per promuovere stili di vita più sani durante gli anni formativi dei giovani. In collaborazione con le scuole cattoliche, l’iniziativa dei vescovi irlandesi contro droga e alcol fornirà un nuovo modulo online per aiutare gli studenti a comprendere e rispettare l’impegno aggiornato.
Integrando questo impegno nella preparazione alla Cresima, la Chiesa rafforza l’idea che prendersi cura del proprio corpo è un aspetto fondamentale del vivere la propria fede.
In onore di Matt Talbot: L’”Apostolo della Speranza”
Questa promessa moderna è accompagnata da un patrono ispiratore: il Venerabile Matt Talbot, che la Chiesa in Irlanda onora nel centenario della sua morte.
Talbot era un umile dublinese nato nel 1856 e la sua storia gli è valsa il soprannome di “Apostolo della Speranza”, una figura perfetta di ispirazione in questo Anno Giubilare della Speranza.
Da ragazzo, Talbot lottò contro una grave dipendenza dall’alcol: all’età di 13 anni era già considerato un “alcolista senza speranza“. Per anni spese la maggior parte del suo stipendio in bevande, sprofondando sempre più nella dipendenza e nella disperazione.
La situazione cambiò radicalmente quando Talbot aveva 28 anni. Dopo un episodio particolarmente umiliante (gli amici si rifiutarono di offrirgli da bere perché non aveva soldi), tornò a casa e annunciò alla madre che avrebbe “preso la parola“, una solenne promessa di rinunciare all’alcol. Prese un impegno iniziale di tre mesi, poi lo estese a vita. Sorprendentemente, Talbot rimase sobrio per i restanti 40 anni della sua vita, affidandosi alla Messa quotidiana, alla preghiera e ai sacramenti per sostenersi. Abbracciò una vita di penitenza e profonda spiritualità, indossando persino segretamente catene di mortificazione sotto i vestiti in segno di devozione e autodisciplina.
Quando morì improvvisamente in una strada di Dublino nel 1925, quelle catene furono scoperte sul suo corpo, rivelando al mondo la profondità della sua fede e del suo impegno.
Oggi, Matt Talbot è venerato per il suo eroico percorso dalla dipendenza alla santità. La Chiesa cattolica lo ha dichiarato Venerabile, riconoscendo le sue “virtù eroiche” nel cammino verso la potenziale canonizzazione. È considerato, a ragione, un protettore per chi lotta contro l’alcolismo e altre dipendenze. I vescovi irlandesi considerano la storia di Talbot un faro di speranza per chiunque combatta contro la dipendenza. Come riportato dal Journal, lo descrivono come una “figura di profonda fede e trasformazione personale, la cui eredità di preghiera, penitenza e dedizione ai sacramenti offre una vera speranza a chi oggi lotta contro la dipendenza“.
Collegando il nuovo impegno contro lo svapo alla memoria di Talbot, la Chiesa spera di onorare la sua eredità e di ispirare i giovani con l’esempio di qualcuno che ha superato la dipendenza attraverso la fede e la perseveranza.
Guidare i giovani nel corpo e nell’anima
Questa promessa ampliata per la Cresima sottolinea l’importante ruolo che la Chiesa svolge nel guidare i bambini non solo spiritualmente, ma anche nelle loro scelte di vita. La Cresima è un sacramento che rafforza l’impegno di un giovane verso la propria fede, ma è anche un momento per incoraggiarlo a viverla concretamente.
“Il sacramento della Cresima… [offre] una meravigliosa opportunità per parlare a un vasto gruppo di giovani e ai loro genitori e tutori”, ha spiegato il vescovo Michael Router, che contribuisce a guidare l’iniziativa dei vescovi irlandesi contro la droga, secondo quanto riportato dall’Irish Independent. In altre parole, la Chiesa sta utilizzando questa pietra miliare per avviare un dialogo franco sulle sfide concrete che i giovani devono affrontare nel mondo.
Esortando i ragazzi a stare alla larga da alcol, sigarette e sigarette elettroniche, i leader della Chiesa promuovono la virtù della temperanza (autocontrollo e moderazione) in modo molto concreto. Come ha continuato a dire il vescovo Router:
“Lo scopo [dell’impegno] è quello di metterli in guardia dai pericoli di ciò che è disponibile oggigiorno ai giovani, ma non dovrebbe esserlo.”
Questi pericoli sono reali: nonostante l’Irlanda abbia vietato la vendita di prodotti per lo svapo ai minori nel 2023, quasi il 10% dei tredicenni aveva già provato lo svapo entro il 2024, secondo l’Irish Times. Le sigarette elettroniche con aromi dolci e persino alcune contenenti cannabinoidi sintetici hanno attratto gli adolescenti, a volte con effetti dannosi sulla loro salute.
Aggiungendo lo svapo al suo impegno, la Chiesa risponde alle nuove minacce al benessere dei giovani, proprio come ha a lungo messo in guardia contro il consumo di alcol e droghe da parte dei minorenni.
I rappresentanti della Chiesa sottolineano che questo impegno riguarda la cura della salute fisica e mentale dei giovani, non solo l’applicazione di regole. La Conferenza Episcopale Irlandese lo ha sottolineato in una recente dichiarazione, condivisa dall’Irish Independent:
“[L’impegno] sostiene anche i nostri giovani in termini di salute fisica e mentale e contribuisce in qualche modo ad affrontare le preoccupazioni dei genitori riguardo a sostanze nuove e dannose che possono avere un impatto sulla salute e il benessere dei loro figli.”
Nella dottrina cattolica, il corpo è considerato un “tempio dello Spirito Santo” e proteggere la propria salute è un modo per rispettare il dono divino della vita. Integrando questo messaggio nella preparazione alla Cresima, la Chiesa in Irlanda ricorda alle famiglie che fede e vita sana vanno di pari passo.
Un’ispirazione oltre l’Irlanda
L’approccio proattivo irlandese potrebbe fungere da esempio ben oltre i confini nazionali. In tutto il mondo, le comunità sono alle prese con l’aumento dello svapo tra gli adolescenti e di altri comportamenti di dipendenza. L’impegno di Cresima aggiornato dell’Irlanda rappresenta un modo creativo per affrontare questo problema, combinando guida morale ed educazione sanitaria.
Dimostra come le istituzioni religiose possano adattare le tradizioni più amate per affrontare i problemi contemporanei, rimanendo fedeli ai propri valori fondamentali. Altri paesi potrebbero considerare questa iniziativa un modello positivo per il coinvolgimento dei giovani. Dopotutto, aiutare i giovani a fare buone scelte è una preoccupazione universale, che si tratti di sostanze, relazioni o tecnologia.
In effetti, l’idea di un impegno potrebbe estendersi ad altre sfide moderne. Molti genitori ed educatori si preoccupano non solo dello svapo o dell’alcol, ma anche dell’eccessivo tempo trascorso davanti agli schermi, delle dipendenze online e dell’impatto dei social media sui giovani. Sebbene queste problematiche siano diverse, il principio è simile: guidare i bambini a usare la libertà in modo responsabile e ad acquisire abitudini sane.
La leadership della Chiesa nel promuovere moderazione e virtù potrebbe potenzialmente ispirare anche iniziative sul benessere digitale. Immaginate i candidati alla Cresima che si impegnano a usare con moderazione telefoni e schermi, o a prendersi una pausa dai social media per un po’, per mantenere la mente e l’anima in salute.
Questi tipi di impegno, fondati sulla fede e sostenuti dalla comunità, possono aiutare i giovani a sviluppare disciplina e consapevolezza di sé in un’era digitale altrimenti opprimente.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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