
L’esorcismo e The Ritual di Pacino
‘The Ritual’ cerca di evitare la licenza artistica, preferendo attenersi per lo più a una rappresentazione più realistica del rito.
C’è molto di familiare in The Ritual, il nuovo film del regista David Midell. C’è una donna che è stata posseduta da uno spirito maligno senza una ragione apparente e ha bisogno di un esorcismo. Viene affidata alle cure di un prete tormentato che non solo ha recentemente subito una perdita personale che ha danneggiato la sua fede, ma non è nemmeno sicuro di credere davvero nella possessione demoniaca, tanto per cominciare . Quindi, per celebrare il rito vero e proprio, viene chiamato un prete anziano e piuttosto fragile che ha già avuto a che fare con questa particolare entità.
C’è una ragione per tanta familiarità, anche se potrebbe non essere quella a cui stai pensando. The Ritual è basato sul caso reale di Emma Schmidt (alias Anna Ecklund), il cui esorcismo durato quattro mesi nel 1928 fu parte di uno dei casi di possessione più documentati di sempre, ricevendo persino un articolo sul numero di febbraio 1936 della rivista Time. Il caso della Schmidt sarebbe diventato una delle principali fonti di ispirazione per quasi tutti i film sulla possessione demoniaca mai prodotti, incluso, ovviamente, L’esorcista. Quindi, no, IThe Ritual non è una copia del celebre film di William Friedkin, poiché la sua storia è, in un certo senso, quella originale.
Questo non vuol dire che l’onnipresenza de L’Esorcista nella cultura popolare non ne risenta minimamente. È inevitabile. Non solo per alcune delle somiglianze fin troppo note con la trama, ma anche perché L’Esorcista e tutti i film che ne hanno generato il successo hanno abituato il pubblico ad aspettarsi un certo livello di sensazionalismo nella rappresentazione della possessione. Sapete, cose come levitazioni, teste rotanti e altre cose spiacevoli che non menzionerò.
The Ritual cerca di evitare troppe licenze artistiche, preferendo per lo più attenersi a una rappresentazione più realistica del rito. Gli spaventi non sono l’obiettivo principale di questo nuovo film. È un approccio rinfrescante, ma che gli spettatori in cerca di un film completo troveranno probabilmente un pò troppo banale.
Ciò che The Ritual è interessato a descrivere sono gli effetti che un esorcismo ha su coloro che vi prendono parte e gli interrogativi che l’intera impresa solleva. Dal momento in cui Emma (Abigail Cowen) arriva per il rito, lo spirito che lo possiede inizia a lavorare per fare a pezzi la fede di Padre Joseph Steiger (Dan Stevens) e delle varie suore residenti, tra cui Suor Rose (Ashley Greene) e la Madre Superiora (Patricia Heaton). Li attacca da ogni possibile angolazione, dai pericoli di danni fisici, dalla loro preoccupazione di poter peggiorare la situazione per Emma e, soprattutto, dai loro dubbi sul fatto che nessuno sia davvero lì ad ascoltare le loro preghiere. Riesce persino a insinuarsi nella pelle dell’apparentemente imperturbabile prete anziano Padre Theophilus (Al Pacino), che teme di poter deludere Emma di nuovo come fece quando era più giovane.
Un aspetto che mai nessun regista ha mai preso in considerazione, è ciò che invece The Ritual fa, cioè l’effetto degli esorcismi sugli altri, su chi è presente. Quanto sia importante essere in grazia di Dio ed avere una fede incrollabile.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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