
La libertà di Gesù: un esempio da contemplare
Gesù, l’uomo libero: amore senza misura e senza compromessi
All’inizio del suo ministero pubblico, Gesù affrontò una duplice reazione: da una parte, i suoi parenti temevano che fosse impazzito; dall’altra, le autorità religiose lo accusavano di essere mosso da uno spirito maligno. Eppure, ciò che animava la sua parola e la sua azione non era follia né inganno, ma la forza dello Spirito Santo. Fu proprio questo Spirito a renderlo profondamente e divinamente libero: libero di amare, di servire, di parlare senza timori e senza sottomettersi a nessun potere terreno.
La libertà di Gesù si manifestava in ogni ambito della sua esistenza. Era libero di fronte alle ricchezze: abbandonò la sicurezza del suo villaggio, Nazaret, per abbracciare una vita povera e incerta, fidandosi totalmente della Provvidenza. Curava gratuitamente i malati e soccorreva chiunque si avvicinasse a lui, senza mai chiedere nulla in cambio. Una vita vissuta nella logica del dono, che diventa esempio luminoso per chiunque svolga un servizio o un ministero: solo nella gratuità c’è autenticità.
Gesù era libero anche di fronte al potere. Non obbligava nessuno a seguirlo, non cercava il favore dei potenti, non si lasciava usare come strumento politico o religioso. Al contrario, si schierava sempre dalla parte degli ultimi, dei poveri, degli esclusi. Il suo insegnamento era coerente con il suo esempio: servire e non dominare, amare e non manipolare.
Un’altra forma altissima della libertà di Gesù fu la sua indifferenza verso la fama e l’approvazione. Non temeva di dire la verità, anche quando sapeva che sarebbe stato frainteso o rifiutato. Parlava con franchezza, denunciava l’ipocrisia, smascherava le maschere dell’apparenza. Non si fece mai corrompere, né comprò consensi. Fino alla fine, fino alla croce, rimase fedele alla verità e all’amore.
Questa libertà interiore, che non si lascia imprigionare né dal denaro, né dal potere, né dal successo, interpella oggi ogni uomo e ogni donna. Siamo davvero liberi? O siamo schiavi dei miti del nostro tempo, come il possesso, l’ambizione, l’apparire? Vale la pena domandarselo, perché da questa risposta dipendono la nostra pace, la nostra serenità e la qualità delle nostre relazioni.
Essere liberi come Gesù significa scegliere l’amore sopra ogni altra cosa. Significa vivere con coerenza, senza barattare i propri valori. Significa servire senza calcoli, donarsi senza attendere nulla in cambio, testimoniare la verità anche quando costa. È una libertà che nasce dallo Spirito e si traduce in vita concreta, vicina agli ultimi, radicata nel bene.
Chi vive così, come Gesù, diventa segno luminoso in un mondo confuso: un cuore libero, un’anima piena di luce, una voce che non teme di proclamare la verità.
Scopri di più da Annalisa Colzi
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